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20 maggio 2012

'Pro Patria'

Un paio di settimane fa ho incontrato Celestini; ero con Priscilla (la mia bicicletta) all'incrocio di Cordusio, ho voltato lo sguardo per attraversare, onde evitare di diventare una poltiglia sanguinolenta da lì a pochi istanti, e lui era accanto a me. Il mio cuore è schizzato nelle orecchie, poi nei piedi, e poi è tornato al suo posto. Avrei potuto fare mille cose, baciarlo ad esempio, urlare di sgomento, buttarmi sotto al tram, invece ho detto solo 'ciao, che ci fai quì?', come fossimo amici da sempre; lui ha sorriso, ha detto che stava andando a prelevare, ma in realtà si trovava a Milano per fare uno spettacolo al Piccolo. 'Verrò a vederti', gli ho detto, lui ha sorriso più forte e mi ha ringraziata, e poi una signora in pieno stile Milano Bene ci ha chiesto dove fosse la Galleria, sono volata via sulla mia bicicletta salutandolo un'ultima volta e sentendomi la ragazzina più fortunata del mondo.

Ieri sera sono andata al Piccolo, e l'ho visto di nuovo. Indossava una felpa azzurra, l'ho avvicinato, gli ho detto 'sono quella in bicicletta, visto che sono riuscita a venire?' e lui ha detto che si ricordava, e sempre sorridendo mi ha stretto la mano e mi ha salutato. Il mio cuore è schizzato tra le orecchie, e questa volta è rimasto lì e probabilmente ci rimarrà per un bel pezzo. E così ho poggiato il mio sedere sui sedili vellutati del Piccolo, ho tenuto le mani in grembo ed ho guardato e goduto di uno tra gli spettacoli più belli che mi sia mai capitato di vedere in vita mia.


'Pro Patria' fa un sacco di cose. Fa ridere, piangere, riflettere, vomitare, spaventare, pensare, credere, disperare, morire e poi risorgere; 'Pro Patria' racconta di galere, di follie, di speranze, di disillusioni, di vittorie, di sconfitte, di storie e Storie, di persone, di umanità, di disumanità, dell'Italia, del mondo intero, di coraggio, di vigliaccheria, di gioia e di dolore. 'Pro Patria' sarà al Piccolo fino a non so quando, chiedete a Zio Google, ma se potete, ve lo dico con tutto il cuore, andate, andate perché è come avere un gioiello bellissimo da portarsi sempre appeso all'anima - andate, e ne uscirete arricchiti di qualcosa di meraviglioso.
E se siete ragazzine sensibili, vulnerabili e spaventate, seguite il mio consiglio: portate dei fazzoletti, portatene uno solo, basterà, ma potrebbe esservi utile.

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