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31 gennaio 2013

"Porta i tuoi bla bla da un blablaologo"

#coseche non sempre sono vere
Ho il bloggo - che sarebbe il blocco della blogger, perché definirmi "scrittrice" forse è un filo pretenzioso, e se devo dire la verità anche la parola "blogger" mi infastidisce. Voglio dire, ce le avete presente le blogger? Sono tutte fighissime e hanno tutte la reflex, io somiglio più a un folletto incazzoso a cui è capitato in mano un computer.

Avevo scritto un post, in realtà. Era figo, mi piaceva, mi faceva ridere: l'ho cancellato per sbaglio e quando è successo credo di aver tirato in ballo un paio di divinità e di aver detto ad alta voce "allora muori", a me stessa. Quindi niente, finché sono qui...aggiornamenti vari ed eventuali, per i parenti preoccupati che seguono da casa le vicende: è stato un buon mese, è cominciato nel mio letto piccolo col mio ragazzo grande dopo un bel Capodanno, e qualche giorno dopo ho superato brillantemente l'ultimo, terrificante esame e mi sono anche iscritta a yoga. Ho provato pure a smettere di fumare ma è durata addirittura tre giorni, adesso ci stiamo riprovando e comunque ho ridotto di parecchio il numero. Il lavoro va bene, ho voglia di laurearmi e finalmente i miei capelli hanno raggiunto una lunghezza tale da poter essere legati: per ora sembro un samurai, ma confido nella primavera.
Insomma, poche brevi righe solo perché mi andava.

Tornerò (spero il prima possibile) con qualcosa di meno personalicchio, o almeno di meno frettoloso.
Gennaio è quasi finito, finalmente.
E magari a breve il mio colorito assumerà sfumature meno giallognole e forse potrò rivedere il mio tatuaggio che da novembre giace coperto sotto slip, pantacollant e pantalone essendo posizionato esattamente sopra il mio culo che, per inciso, non vedo da mesi. Insomma, ho bisogno di aria, di vestiti leggeri, di respirare e camminare, non correre dalla stazione a casa perché ho paura di morire di freddo.
E non venite a dirmi che a voi piace l'inverno perché questo farebbe di voi delle persone orribili (esattamente come i cavalli). Quindi, buon fine inverno a tutti!

19 gennaio 2013

Io me e Irene



Che la rubrica della psicologa Irene Bernardini (Vanity Fair) mettesse un po' a disagio lo sapevamo già.
Non che quelle degli altri giornali siano migliori, gli schemi sono sempre quelli, risposte superficiali a questioni complesse: a chi tradisce (o è tradito) si dice di far fuoco e fiamme, a chi parla di solitudine e depressione si risponde con baci e bacetti, e ai pochi che sottopongono questioni preoccupanti si suggerisce di rivolgersi a uno psichiatra.
Insomma, a chi e a che cosa servano rubriche come queste nell'epoca di internet non è proprio dato saperlo - ma qualcosa di più utile? Tipo una pagina sui dieci grandi classici da leggere almeno due volte prima di morire? O inserti di lavoro per gente dai diciotto ai venticinque anni? Ma devo essere io a dirvelo? 
Che poi a me le rubrichette di "psicologia" mettono sempre di buonumore: mi piace pensare che se fallirò nella vita avrò sempre il mio qualunquismo pressapochista da presentare alle redazioni delle riviste di costume. 

Oggi parliamo dell'ultimo numero di Vanity Fair (quello con in copertina il vescovo Giorgione, bellezza nordica e indicibile eleganza) e di Irene Bernardini, "psicologa di carta":
Alice, quattordicenne di Bologna, le dice di sentirsi esclusa e spaventata, soffre di ipotiroidismo e porta una 44 - si vede (già) grassa e sola ed è quel "già" a spararmi dentro.
L'Irene le dice che i dintorni di Bologna non sono poi così male, aggiunge che la andrebbe a trovare per scuoterla a parole, e per farla stare meglio poserebbe le mani sulle "spalle ben tornite" della ragazzina - frase che la ragazzina non avrà preso per un complimento, ma solo un altro modo per dirle che è "robusta", e quindi "grassa".
Poi apre una parentesi e dice testualmente: "Detto tra noi, se proprio vogliamo tener conto dell'apprezzamento maschile, e certo che lo vogliamo, i ragazzi amano la morbidezza del corpo femminile, perché di spigoli, nel corpo e nell'anima, ne hanno fin troppi da smussare".

A parte che la risposta è di una banalità imbarazzante, stiamo leggendo che le ragazze in carne sono meglio di quelle magre. Questione di gusti, certo, ma non a quattordici anni quando qualsiasi ragazza, grassa o magra che sia ha dei problemi col suo corpo - io ricordo che trovavo il mio corpo schifoso, ripugnante ed efebico, volevo la carne e il seno delle mie amiche, volevo sentirmi al sicuro in me stessa.
Insomma, rispondere a una quattordicenne che è meglio delle altre quattordicenni che hanno problemi da quattordicenni mi è parso un po' superficiale, ai limiti del cattivo gusto.
Le insegniamo che lei è meglio degli altri che hanno solo la colpa di essere nati in un modo diverso? Siamo sicuri che funzioni? Forse è meglio non mentirle, forse è meglio dirle questo.

Alice, non sono una psicologa ma te lo dico io: a quattordici anni portavo una 36 ed ero un cesso, un mostro vero. Gli ormoni devastavano il mio corpo e la mia psiche: ero sempre irritabile, triste, simpatica come una mammografia. Un ragazzo non mi avrebbe avvicinata nemmeno sotto minaccia di morte, probabilmente puzzavo anche un po' di sudore e avevo i capelli sempre unti perché non sapevo dosare il balsamo. Certo, non soffrivo di ipotiroidismo ma avevo le mie belle tragedie sulle spalle, che non erano tornite ma esili e non avrei lasciato che qualcuno ci appoggiasse le mani sopra - non sei malata e non sei grassa, hai quattordici anni e quella è un'età di merda.
Sono passati nove anni e in quegli anni non ho mai avuto nessuna difficoltà a piacere ai ragazzi, sono magra ma non bellissima, a volte carina a volte "solo" tanto simpatica e come te ho dei begli occhi, non verdi ma castani - e ho un'amica che ha sofferto di ipotiroidismo è che è fidanzata e innamorata da diversi anni, è tosta e intelligente.
Passerà e tu sarai la prima a riderci su, lascia perdere i "consigli dell'Irene".
Magari crescerai e la tua 44 diventerà una 38 e odierai il tuo naso, o magari ti piacerà il tuo naso e continuerai a portare la 44 - chi può dirlo, cara Alice? Forza e coraggio, gli anni più belli della tua vita stanno per arrivare, e spero che ti farai trovare pronta.

In ogni caso, milioni di donne comprano riviste di costume, alcune delle quali veramente belle.
Milioni di donne, milioni di euro che finiscono nelle tasche di chi ci lavora - una parte finisce nelle tasche della "psicologa" che beve un caffè e seleziona un paio di lettere da pubblicare, sceglie l'adolescente insicura che fa sempre tendenza (adesso poi, col cyberbullismo!) e scodella una risposta che è un po' un'offesa a quelle donne tutte ossa e spigoli che sono nate così o peggio, ci sono diventate per una malattia del corpo o della mente. Io non credo che si sentano belle, sapete? Non credo che spingere il proprio corpo a una magrezza eccessiva e letale sia un desiderio di essere più attraente per gli uomini, credo che sia qualcosa di un filo più complesso ma non vorrei sbagliarmi. Non sono mica una psicologa.

Cari giornali e caro Vanity Fair, togliete le rubriche di ammorbante mediocrità e ci mettete piuttosto un primo piano di Luca Argentero, un George Clooney sorridente, un Vincent Cassel vestito di un lenzuolo di seta - preferiremmo qualcosa di più utile, certo, ma ce li faremo bastare.
Vi prego, non dico licenziare le psicologhe...ma almeno assumere un ghost writer.

15 gennaio 2013

Vi spiego i #trendtopic

15 gennaio alle ventidue e quarantesi, insonne e angosciata - nella speranza di esservi utile.

#iosono - ok, questo è abbastanza semplice, gli adolescentwit (adolescenti su tiwtter, sono tanti, sono organizzati e sono pericolosi) scrivono cose del tipo #iosono quella che si taglia e i genitori non se ne accorgono

#JonasFanNeedEuropeanDates - di nuovo, gli adolescentwit vogliono date dei Jonas Brothers (vedasi foto) in Europa - che poi i Jonas Brothers su Disney Channel erano troppo carini, a me piaceva quello con gli occhi azzurri

#6YEARSKIDRAHUL - allora, a quanto pare un bambino scomparso negli USA sei anni fa di cui ha recentemente parlato Justin Bieber (vedasi foto), che invece trovo molto viscido

#25reasonstoloveHarryPotter - e questo non ve lo devo spiegare ma anzi, fossi una blogger seria ve ne elencherei anche cinquanta, di ragioni

Justin Bieber pettinato col napalm

Napalm pettinato coi Jonas Brothers

14 gennaio 2013

Bio

(Nuova BIO in progress).

Al fine di non essere fuorviante ho "eliminato" quella vecchia perché tante cose sono cambiate dal giorno in cui la scrissi - inutile dirlo, alcune meglio e altre in peggio. A presto su questi schermi.

Vanna 

4 gennaio 2013

#salviamopuggy

Banalityfair amplia i suoi orizzonti e si dedica alle notizie di attualità - non vedevate l'ora, eh?



Sapevo che sarebbe finita così, che la passione per i carlini avrebbe contribuito a farmi passare un brutto quarto d'ora, ma temevo sarebbe capitato a causa del mio irrefrenabile istinto di strizzare loro il grasso superfluo...non certo per questo

Mi sono connessa a internet e ho temuto fosse successo qualcosa di grave.
Amici in delirio mi hanno segnalato La Notizia del Giorno.
E per la rubrica "Cose di cui sentivamo il bisogno"... 
è Puggy la nuova mascotte del Cavaliere.
Povera Puggy, povera me.